Anche in questa settimana appena trascorsa, con l’aiuto dei nostri volontari, abbiamo raccolto tonnellate di aiuti destinati alle famiglie bisognose.
Oggi più che mai
ACP Italia Onlus si sta attivando, con tutte le sue energie, per nuovi progetti, per dare, nel nostro piccolo, un aiuto concreto!
“L’impatto più grosso che ci viene chiesto è un radicale cambiamento dello stile di vita quotidiano, dove ci viene chiesto paradossalmente non di fare più cose, come la società moderna ci ha abituati a fare, generando il cosiddetto ‘stress per le tante cose da fare’, ma di non fare, di restare a casa” (Gianluca Castelnuovo, professore ordinario di Psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano).
Siamo pronti al cambiamento? ACP Italia Onlus si sta interrogando su quello che sarà il dopo Covid-19 e metterà “in azione” attività di aggregazione che serviranno a ricostruire le relazioni, in modo nuovo, in modo diverso, in modo migliore… Siamo in fase di “lavori in corso”. Infatti gli operatori di ACP sanno molto bene che questa quarantena sta portando e porterà nella popolazione sintomi psicologici come disturbi emotivi, depressione, stress, disturbi dell’umore, irritabilità, insonnia.
La storia di Filippo
ACP Italia Onlus si sta attivando, con tutte le sue energie, per nuovi progetti, per dare, nel nostro piccolo, un aiuto concreto!
“L’impatto più grosso che ci viene chiesto è un radicale cambiamento dello stile di vita quotidiano, dove ci viene chiesto paradossalmente non di fare più cose, come la società moderna ci ha abituati a fare, generando il cosiddetto ‘stress per le tante cose da fare’, ma di non fare, di restare a casa” (Gianluca Castelnuovo, professore ordinario di Psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano).
Siamo pronti al cambiamento? ACP Italia Onlus si sta interrogando su quello che sarà il dopo Covid-19 e metterà “in azione” attività di aggregazione che serviranno a ricostruire le relazioni, in modo nuovo, in modo diverso, in modo migliore… Siamo in fase di “lavori in corso”. Infatti gli operatori di ACP sanno molto bene che questa quarantena sta portando e porterà nella popolazione sintomi psicologici come disturbi emotivi, depressione, stress, disturbi dell’umore, irritabilità, insonnia.
Siamo pronti al cambiamento post-covid-19?
ACP Italia Onlus si sta attivando, con tutte le sue energie, per nuovi progetti, per dare, nel nostro piccolo, un aiuto concreto!
“L’impatto più grosso che ci viene chiesto è un radicale cambiamento dello stile di vita quotidiano, dove ci viene chiesto paradossalmente non di fare più cose, come la società moderna ci ha abituati a fare, generando il cosiddetto ‘stress per le tante cose da fare’, ma di non fare, di restare a casa” (Gianluca Castelnuovo, professore ordinario di Psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano).
Siamo pronti al cambiamento? ACP Italia Onlus si sta interrogando su quello che sarà il dopo Covid-19 e metterà “in azione” attività di aggregazione che serviranno a ricostruire le relazioni, in modo nuovo, in modo diverso, in modo migliore… Siamo in fase di “lavori in corso”. Infatti gli operatori di ACP sanno molto bene che questa quarantena sta portando e porterà nella popolazione sintomi psicologici come disturbi emotivi, depressione, stress, disturbi dell’umore, irritabilità, insonnia.
#escoioperte
ACP ha messo in atto il progetto #escoioperte ed è un servizio di consegna a domicilio della spesa alimentare e dei parafarmaci alle persone più fragili, a chi ha bisogno di assistenza, ai disabili, a chi è affetto da patologie croniche o è immunodepresso, in generale dunque alle fasce più deboli della comunità che devono a maggior ragione evitare di uscire dalla propria abitazione.
Un aiuto concreto contro la povertà a Roma
Un magazzino a Roma di raccolta di indumenti usati pensato per fornire degli abiti in ottimo stato ai bisognosi, alle famiglie povere, ai senzatetto. In parallelo, ACP ha l’intento di sensibilizzare le aziende del territorio a donare i loro prodotti ai meno fortunati…
Nel mio piccolo. In modo pratico.
Spesso si guarda ad un problema nel suo insieme, percependolo troppo grande per essere risolto: se si pensa alla povertà in Italia, è molto probabile che la sensazione di impotenza di fronte ad un grande disagio sociale prevarichi sul buon proposito di voler aiutare.
Al fianco dei più deboli
A Como, all’interno di vari centri di accoglienza per rifugiati sono attivi: corsi di informatica, di cultura italiana, di cucina, attività sportiva e iniziative di volontariato per la pulizia e la cura del territorio…