Da sempre in ACP sappiamo che non esiste una povertà generica.
Esistono unicità, bisogni particolari, numeri singoli.
E speciale è l’aiuto che offriamo al piccolo “Paolo” (nome di fantasia).
Perché Paolo non combatte solo la povertà. Combatte il suo autismo, il suo disagio con la realtà. E combatte l’eredità di un contesto familiare difficile, dominato dalla criminalità, dove ogni giorno lui e i suoi genitori cercano di farsi spazio per continuare a vivere onestamente.
Siamo attenti ai suoi bisogni e lo sosteniamo con provviste alimentari e materiale ludico-didattico.
Contrastiamo la povertà in tutta Italia, diamo sostegno pratico a centinaia di famiglie e bambini, e lo facciamo con cura e dedizione specifiche perché nessuno si senta dimenticato o ingoiato dai grandi numeri della povertà.
Ci siamo e continueremo ad esserci per ognuno di loro, per ogni singolo grido di aiuto.