Ecco come cambia la mappa dei bisognosi in Piemonte. Quella dei giovani, spesso precari o senza lavoro, è una condizione molto più difficile da affrontare e che deve farci riflettere. In Piemonte le persone in povertà assoluta sono circa 294mila, due terzi tra Torino e provincia.
I poveri di oggi sono persone che, fino a pochi anni fa, non avrebbero mai immaginato di trovarsi in una situazione di precarietà tale da dover chiedere aiuto per pagare una bolletta, per un pasto o un luogo dove dormire. Nella città di Torino, la soglia di povertà equivale, per un single, a percepire un reddito inferiore a 800 euro al mese; per una famiglia, invece, a non superare 1.100 euro mensili.
Sono sempre più numerosi i bambini che, somatizzando le ansie che percepiscono in famiglia, sono depressi. Se molti sono in cura nei reparti di neuropsichiatria infantile, numerosi altri sono nascosti, invisibili; cadono nel vuoto, trascurati (segnalati dagli insegnanti), in seno a famiglie dove la povertà economica si accompagna a quella culturale. Anche tra gli adolescenti i segnali di disagio non mancano. Fumano per emulazione, consumano alcolici perché non sanno come affrontare i problemi, fanno uso di sostanze stupefacenti per soddisfare la curiosità e per evadere da un’esistenza banale e vuota, senza speranza per un futuro.
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