La persecuzione dei cristiani in Nigeria è una dura realtà che segna la vita di migliaia di persone. È la storia anche di Yaro*, costretto a fuggire dalla sua stessa famiglia. Un tempo musulmano, oggi cristiano e testimone coraggioso della sua scelta di fede.
“Perché sono ancora qui? Perché sono vivo e perché ho trovato una nuova speranza.”
Da bambino, i genitori lo mandarono in una scuola islamica con l’obiettivo che un giorno diventasse un oppositore dei cristiani. Lì imparò a confrontare il Corano con la Bibbia, per cercare di confutarla. Ma proprio quel confronto accese in lui una ricerca interiore: la ricerca della verità.
In silenzio, senza confidarsi con nessuno, iniziò ad approfondire. Finché lesse un versetto del Vangelo di Giovanni che dice: “Io sono la via, la verità e la vita.” In quel momento comprese che Gesù non era soltanto un profeta, ma Dio incarnato che dona senso e salvezza alla sua vita.
La sua ricerca lo portò persino a rileggere alcuni passi del Corano, dove rimase colpito da riferimenti al ritorno di Gesù. Quel seme di fede cominciò a crescere nel suo cuore. “Nessuno mi predicò direttamente”, racconta, “se non Cristo stesso.”
La sua scelta ebbe un prezzo altissimo: la persecuzione.
La sua famiglia arrivò a minacciarlo di morte. Per diverse notti dovette rifugiarsi in cima a un albero per non essere scoperto.
In mezzo all’oscurità, trovò luce e forza per andare avanti.
Oggi Yaro vuole portare quella luce ad altri, nonostante i rischi.
In Nigeria, convertirsi a Cristo significa mettere a repentaglio la propria vita.
Eppure, uomini e donne continuano a scegliere la speranza.
Noi siamo al loro fianco.
Possiamo sostenere, incoraggiare e dare voce a chi vive nella persecuzione.
La tua donazione è un segno concreto di vicinanza e di speranza.
*nome di fantasia.