Con AVC International abbiamo visitato il campo di Kutupalong in Bangladesh. E’ il più grande campo profughi del mondo, suddiviso in “sottocampi”.
Le strade sono fitte di persone, le capanne confinano una stretta all’altra. Le acque reflue scorrono in fossati aperti e diffondono cattivi odori.
Non ci sono servizi igienici ma latrine pubbliche.
Appena arrivate, le persone che cercano rifugio devono registrarsi e restare al “campo di transito”: un luogo inospitale e gestito severamente al pari di un carcere.
In seguito, viene loro consegnato del materiale per creare una capanna (del bambù e un telo impermeabile) e assegnata una piazzola dove risiedere.
Una volta al giorno, ogni famiglia si approvvigiona di acqua fresca dalle fontane pubbliche e riceve la razione alimentare per ogni membro.
Le donne incinte e i bambini sono spesso malnutriti poiché le razioni di cibo non sono sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero di calorie.
Circa un milione di musulmani rifugiati Rohingya, una minoranza etnica e perseguitata della Birmania, qui ha trovato accoglienza.
La famiglia Dolma* composta da dieci persone vive da anni in una piccola capanna buia. Il loro desiderio è quello di tornare nella propria terra, in Birmania.
Tuttavia, il governo nega loro la cittadinanza poiché musulmani e, dal 2017 centinaia di migliaia di loro sono fuggiti da violenze, persecuzioni e discriminazioni dei buddisti birmani.
Nessuno può uscire o entrare nel campo senza permesso.
Grazie a tre referenti nel campo che sono essi stessi rifugiati Rohingya, abbiamo ottenuto il permesso per entrare.
Il nostro obiettivo è quello di portare il Vangelo, offrire corsi di discepolato e far visita a oltre 100 famiglie cristiane fuggite dalla persecuzione e che ora vivono qui.
Capita che le famiglie cristiane vengano colpite e che le loro capanne vengano distrutte costringendole a tornare nel “campo di transito”; al momento ne abbiamo censite 15.
Pregano per un rapido trasferimento.
Nella loro mancanza di prospettiva la fede rappresenta la loro unica speranza e il nostro aiuto è fondamentale.